Tre Passi Avanti nella storia

Silvia Seu dal 2007 tra i blogger sardi

Dopo aver superato il traguardo del decennio di vita, non poco per un blogger sardo, si avvia con un nuovo taglio più “storico” verso il compleanno del terzo lustro. Conserva il nome iniziale piuttosto poetico, ma ha virato verso contenuti più sostanziosi che puntano a raccogliere memorie e argomenti, appunto, di carattere storico lasciando libera all’ispirazione del momento e alla casualità del tema, la parte delle riflessioni personali. La blogger Silvia Seu, originaria di Villaputzu, con la passione della storia sarda e del giornalismo, si presenta con umiltà nella complessa blogosfera dove i siti nascono e muoiono nel volgere di una breve stagione, a meno che non riescano a fare un salto professionale (come possiamo vedere nei post di questo sito dedicati ai blog sardi) sempre più difficile. Così il fatto stesso di essere ancora presente con passione e impegno è un risultato di per sé apprezzabile.

“Tre Passi Avanti” nasce nel lontano 2007, quando i blog vivevano il loro momento d’oro e i social network non avevano ancora preso il sopravvento. «In questa prima fase – spiega oggi Silvia Seu – il mio blog non aveva ancora un tema centrale, era una sorta di contenitore di argomenti legati a vicende personali, all’attualità, alla politica, post che correvano quasi sempre sul filo dell’ironia. Ma 13 anni, per un blog, non sono pochi e così anche questo spazio virtuale ha iniziato, complici le vicissitudini della blogosfera, a evolversi lentamente fino a diventare una realtà molto diversa da quella dei primi anni. Attualmente “Tre Passi Avanti” è un blog dedicato principalmente alle vicende storiche che riguardano la nostra terra, la Sardegna». 

Ecco  il link del blog: 

Antifascismo e i sardi finiti nell’oblìo

Nel blog vengono riportati alla luce avvenimenti di cui si è persa memoria, con particolare attenzione alla situazione dell’isola durante il Ventennio fascista, ma soprattutto molto spazio è dedicato ai sardi che hanno lasciato un segno nella nostra storia, sardi che oggi sono finiti nell’oblìo. «Ecco, è soprattutto per ricordare i loro nomi e le loro gesta che questo blog, mosso unicamente dalla passione per la storia – come afferma l’autrice – cerca di mantenersi attivo nonostante le mille difficoltà. I lettori che vengono attratti da questi articoli sono, e non potrebbero essere altrimenti, appassionati di storia e studenti, lettori che potranno approfondire gli argomenti trattati facendo riferimento alla bibliografia citata in ogni articolo».

Tra i temi toccati negli ultimi tempi:

Le voci e le forme del dissenso durante il Fascismo.

L’avvento del Sardo-Fascismo.

I primi combattenti sardi nella guerra civile spagnola.

Lo squadrismo in Sardegna.

I sardi nella Grande Guerra.

Non manca uno spazio all’archeologia con un post sull’importante nuraghe Arrubiu di Orroli, tra i più visitati e meglio conservato dell’Isola, e sul pozzo sacro Is Pirois proprio nel paese di Villaputzu.

Interessante il pezzo su Michele Schirru (un sardo che nel 1931 prova ad attentare alla vita di Mussolini; un sardo convinto che l’uccisione del capo del fascismo provocherebbe il crollo del regime, riportando a galla quella libertà che in Italia è andata perduta: il link). Ma davvero poco nota la storia sul “pirata dell’etere” antifascista che si inseriva durante le trasmissioni della radio ufficiale EIAR (l’attuale Rai) durante gli anni della guerra: il link del post intitolato non a caso “La voce della verità”.

 

Il mistero di Luigi Polano

Scrive Silvia Seu: «Se a Radio Londra una delle voci più celebri per gli ascoltatori divenne quella del colonnello Stevens, per gli ascoltatori antifascisti dell’EIAR i discorsi più interessanti erano quelli pronunciati da “lo spettro”, una voce misteriosa che per lungo tempo rimase senza nome.
A partire dal settembre 1941, durante la trasmissione “Commenti ai fatti del giorno” di Mario Appelius, famigerato propagandista del regime, le conversazioni dei giornalisti venivano costantemente interrotte dalla “voce della verità”, che  ribatteva alle loro affermazioni e spiegava la vera realtà della guerra.
Era la voce del sardo Luigi Polano, già membro del Partito comunista e poi agente del Komintern, incaricato da Togliatti di gestire l’emittente clandestina del partito e di inserirsi sulla stessa frequenza dell’EIAR, cosa che riuscì a fare. Da dove avvenissero le trasmissioni è ancor oggi un mistero: né Polano, che rievocava con allegria orgogliosa quell’esperienza, né Togliatti, che fu l’artefice di questa operazione, hanno mai voluto rivelarlo».

Il nome, un invito

Infine veniamo al nome del sito: «”Tre Passi Avanti” – spiega la blogger – è stato scelto perché non ha un significato univoco. È il procedere in avanti verso la libertà, sono i passi verso il futuro, e anche verso la conoscenza. Ognuno può interpretarlo a suo modo, c’è libertà anche in questo».

 

Biografia

 Silvia M. Lucia Seu, classe 1983, di Villaputzu (Cagliari). Blogger dal 2007, sempre attiva con il suo sito sul web. Appassionata di storia, ha ripreso gli studi nella Facoltà di Lettere in Storia e discipline umanistiche, presso l’Università di Cagliari, dove ha seguito il corso di “Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico”. Nel suo curriculum anche il corso e l’esame di “Storia del Giornalismo”, con la prof.ssa Laura Pisano.

 

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