L’Unione Sarda a Santa Gilla

Dopo un secolo nel novembre 2011 il trasferimento nella nuova sede

di Carlo Figari

La storia comincia da lontano, in un piccolo appartamento al numero 2 della  via Monache Cappuccine, l’attuale via Cima a due passi da piazza Martiri che all’epoca era il crocevia tra i rioni storici di Cagliari. Arredamento spartano, penne e calamai. È lì che ai primi di ottobre del 1889 il gruppo di intellettuali e politici liberali che faceva capo al deputato Francesco Cocco Ortu e al sindaco Ottone Bacaredda fonda il quotidiano L’Unione Sarda.

Nell’appartamento trovano posto le poche scrivanie della redazione. La tipografia, invece, è situata a pochi metri sull’altro lato della via:

«ambienti bui e trafficati da enormi sorci che divoravano continuamente le steariche necessarie per fare un po’ di luce nello stanzone», così li descrisse lo storico Pietro Martini. «La scelta della prima sede – racconta Gianni Filippini, attuale direttore editoriale del gruppo e autore del volume sui 120 anni di storia del giornale – aveva precise motivazioni: stare nel cuore della città al confine tra Castello e Marina, a due passi da Stampace e Villanova».

Il primo numero nel 1889

Il primo numero uscì domenica 6 ottobre 1889, in anticipo frettoloso rispetto alle decisioni dei promotori che volevano esordire in occasione delle imminenti elezioni politiche. Probabilmente la decisione fu presa per la ragione giornalistica di riferire sui danni del tragico nubifragio abbattutosi sul Campidano il 5 ottobre. Appena due

anni dopo fu necessario un primo trasloco: dal 24 dicembre 1891 in viale Umberto I, ai numeri 18-20 (corrispondenti al 67 e 69 dell’odierno viale Regina Margherita).

Chiude il giornale concorrente

Nella palazzina trova posto anche la prima tipografia dell’Unione Sarda. A poca distanza si stampa L’Avvenire di Sardegna, il giornale concorrente che in pochi anni sarà costretto a chiudere.

Una sorte che toccherà nel secolo successivo a tutti i giornali che tenteranno di opporsi al quotidiano entrato nell’anima e nelle radici dei cagliaritani. Un’istituzione e un simbolo come il Municipio, le torri pisane, il Bastione.

Nelle lettere dal fronte della Prima guerra mondiale i fantaccini della

Brigata Sassari ricordano ai familiari di non dimenticarsi di inviare con

i calzini una copia de «l’ugnone sarda».

La sede in viale Regina Elena

Proprio in quegli anni (tra 1914 e il 1916) la sede si trasferirà in viale Regina Elena nei locali occupati sino a quel momento dalla Società Tipografica Sarda. Aperta la nuova redazione con la moderna rotativa per quei tempi nel 1917, resterà lì per quasi un secolo, praticamente sino a domenica scorsa (6 novembre 2011) quando si è chiuso un ciclo storico e si è aperto «nella continuità della tradizione e nell’innovazione tecnologica dell’era digitale» la nuova sede in via Santa Gilla.

La nuova sede a Santa Gilla

Da lunedì 7 novembre le luci del moderno complesso sono sempre accese. Dal mattino presto la notte fonda, quando c’è ancora qualcuno che lavora. Con l’oscurità attraverso i vetri si vede tanta gente muoversi nei tre piani che ospitano il giornale, il sito web, Videolina e Radiolina, la società di pubblicità Pbm. Quasi trecento persone che fanno parte del gruppo editoriale leader in Sardegna.

Certo, tanta strada ha fatto L’Unione Sarda da quel piccolo appartamento di via Cima. E da domenica è ripreso il cammino verso nuove importanti sfide.

 

 

Fonti:

Da L’Unione Sarda, 09.11.2011

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