Dalla linotype al web

Manuale di storia del giornalismo in Sardegna di Carlo Figari
Mario Argiolas, Cuec

“Dalla linotype al web. I quotidiani sardi dalle origini ad oggi e l’avventura di Video On Line”, è il titolo del manuale realizzato per il corso di Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico presso la facoltà di Lettere di Cagliari. Uscito nella primavera  del 2014 per la Cuec edizioni, è stato curato con passione dall’editore Mario Argiolas, già presidente dell’Associazione editori sardi, e specializzato con la sua casa editrice in pubblicazioni di carattere storico, culturale, letterario e scientifico per l’Università. Durante i corsi degli anni precedenti era emersa la necessità di avere a disposizione un volume che comprendesse l’evoluzione della stampa e dell’informazione nell’Isola dalle origini al momento, con un sintetico, ma per quanto possibile completo, panorama storico regionale: un’esigenza sentita dagli studenti costretti a studiare sugli appunti e su materiale sparso. Molti e importanti i manuali di giornalismo a carattere nazionale disponibili, sia di tecnica sia storia, ma per quanto riguarda la Sardegna l’ultimo pubblicato era quello del docente dell’ateneo di Sassari, nonché stimato giornalista della Rai, Rosario Cecaro che però risaliva a quindici anni prima. Un periodo lungo che aveva visto numerose trasformazioni e novità editoriali.

Il mio impegno fu di ripartire dalle origini della stampa, di riprendere i temi toccati da Cecaro e di completare l’arco temporale di fine anni Novanta e i Duemila. Riuscìi a inserire i dati più recenti appena pubblicati poco prima che il libro andasse in stampa. Nella presentazione avvertivo i lettori che i numeri fotografavano una situazione che rapidamente stava cambiando (in peggio) e che sicuramente, già nel medesimo anno, non sarebbero più stati validi. Nel passato recente le tirature dei quotidiani variavano di poche centinaia di copie al mese e di qualche migliaio nell’anno, con percentuali di uno o due punti percentuali in negativo. Ma non era raro che diverse testate segnassero punti in positivo. A partire dal 2010 la carta stampata (quotidiani e periodici) cominciò a precipitare vertiginosamente. Nel giro di un decennio la vendita è praticamente dimezzata, con un solo quotidiano nazionale sopra le 300 mila copie giornaliere.

Molteplici le ragioni di questo crollo che ha portato a ridurre la categoria dei giornalisti con pensionamenti in massa, tagli nelle redazioni, precariato senza speranze di nuove assunzioni. Ma è il modo di produzione dei giornali con l’avvento dei social net ad aver cambiato il modo di fruire l’informazione e di conseguenza di fare giornalismo. Oggi il lavoro del giornalista è molto cambiato rispetto a cinque anni fa.

Pertanto mentre sono sempre valide le parti storiche, è sicuramente datata la parte introduttiva basata sulle statistiche che bisognerebbe riscrivere del tutto con una comparazione decennale. Inoltre in un auspicabile nuovo manuale sarebbe fondamentale un capitolo proprio sulle innovazioni di internet e dei social, sui blog e sul modo di fare informazione oggi nell’Isola.

Negli ultimi anni sono uscite alcune pubblicazioni, di cui parliamo ampiamente in questo sito, che approfondiscono i capitoli riguardanti gli anni Settanta/Ottanta, il periodo del monopolio della stampa nelle mani della Sir del petroliere Rovelli, le esperienze di Tuttoquotidiano e di altre testate più recenti. In particolare la tesi di dottorato di Andrea Corda e il volume promosso dal Corecom Sardegna sono  lavori che comprendono, tra documenti e testimonianze, la storia dell’informazione dal 1948 al 2019.

Mentre ritengo definitiva la seconda parte del manuale sull’avventura di Video On Line, poiché basata su chi ha vissuto dal di dentro quella grande impresa pionieristica nel web e su un’ampia bibliografia.

Per la consultazione del volume rimando alla sezione Libri di questo sito dove si può visualizzare il Pdf:  il link del volume

Presentazione

La crisi della stampa non risparmia alcun giornale in Italia. I numeri delle vendite è precipitato nel volgere di un paio d’anni e nel contempo è crollata anche la pubblicità. Per la carta stampata è un momento molto grave, che ha costretto gli editori ad avviare dolorosi piani di ristrutturazione e ai giornalisti a ripensare al loro modo di lavorare. Nel frattempo si allarga il fenomeno dei giornali on line e dei siti  web che aprono nuovi orizzonti di interesse e rivoluzionarie prospettive per le aziende editoriali. Per il futuro, che è già arrivato, si ipotizzano scenari di sinergie sempre più strette tra i vari media oggi ancora in competizione tra loro. Sta cambiando il modo di informarsi e quindi necessariamente dovranno adeguarsi i mezzi di informazione per resistere all’attuale crisi e per trovare la strada del rilancio. 

A chi è rivolto il saggio?

Questo saggio è rivolto ai giovani aspiranti giornalisti, a chi per un qualsiasi motivo è interessato all’editoria sarda, ai docenti che aderiscono al progetto nazionale “Il Quotidiano in classe”, agli studenti universitari delle discipline umanistiche e di Scienze della Comunicazione. 

Partendo dall’attuale grave momento dell’editoria nazionale, che ha colpito pesantemente anche i media sardi, l’autore ripercorre la storia dei giornali in Sardegna, dalle Gazzette del Settecento ai primi veri quotidiani di fine Ottocento. Dalle vicende de L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna, che hanno superato i 120 anni di vita, alle numerose e spesso velleitarie iniziative dei quotidiani aperti e poi chiusi nell’ultimo trentennio. 

Un capitolo riassume il progetto nazionale “Il Quotidiano in classe” che, da oltre un decennio, si è esteso a gran parte delle scuole superiori anche dell’Isola.

L’avventura di Video On Line

La seconda parte del volume è dedicata interamente all’avventura di Video On Line, il primo provider italiano ed europeo di internet e a L’Unione Sarda che è stato il primo giornale on line in Italia. Tra il 1994 e il 1996 Cagliari fu al centro di un esperimento di portata internazionale. Il giornale sardo fu davvero un pioniere del web e Video On Line un fenomeno straordinario che merita di essere raccontato,  dai primi tentativi in Rete al successo del tour in giro per il mondo. Questo libro rende omaggio a un gruppo di sperimentatori visionari, dall’editore Nicola Grauso ai tecnici che collaborarono al progetto, a tutti coloro che diedero vita a una stagione irripetibile.

 

 

Sommario 

Prefazione di Filippo Peretti

Introduzione 

I parte

Cap. 1  L’editoria oggi: uno Tsunami

Cap. 2  La stampa in Sardegna

Cap. 3  Il Quotidiano in classe

Cap. 4  Guida alla bibliografia

Cap. 5  I giornali sardi dagli esordi agli anni ‘90

Cap. 6  Il periodo di Rovelli

Cap. 7  L’Unione Sarda

Cap. 8  La Nuova Sardegna

Cap. 9 EPolis e le ultime iniziative

II parte

L’avventura di Video On Line

Bibliografia: (aprire il link con anteprima)   Bibliografia

Bibliografia 2.0

 

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