Il blog del Risveglio della Sardegna

Tra le firme l'intellettuale e artista antifascista Vittore Bocchetta

Un blog che accoglie firme di diversa specializzazione, ma con un comune denominatore politico e culturale: “Il Risveglio della Sardegna” ( il link)  è sempre attivo privilegiando temi anche di attualità con approfondimenti e riflessioni derivati dalle diverse esperienze professionali degli autori dei post. Significativo il post di Paolo Fadda, uscito nei giorni della diffusione del Coronavirus, lucido commentatore politico ed economico con un taglio storico dei suoi preziosi articoli che pubblica anche su L’Unione Sarda e diversi periodici, rilanciandoli sui social: “Tutti assieme ce la faremo, come nel dopoguerra: “Totus in paris”, ( il link ) si intitola il suo saggio che partendo dai ricordi del dopoguerra, ripercorre il miracolo italiano della ricostruzione che ha portato alla rinascita dell’Italia distrutta dal conflitto mondiale. E questo per arrivare a un messaggio di speranza citato nel titolo.

Giomaria Bellu

Il Risveglio della Sardegna – come spiega il sito – è un laboratorio giornalistico per la realizzazione di un nuovo organo di informazione in Sardegna. Lo coordinano Giovanni Maria Bellu, ex inviato di Repubblica, condirettore dell’Unità e fondatore del Sardegna 24 e Pablo Sole, professionista e addetto stampa.  

“Abbiamo pensato di introdurre – per sdebitarci almeno in parte con i coraggiosi che seguono il nostro sito – una piccola novità: ogni tanto, quando ne avremo l’occasione, ci occuperemo, almeno attraverso i commenti, di vicende nazionali. Vicende di grande rilievo generale o connesse in qualche modo alla Sardegna. Idonee, cioè, a produrre qualche effetto nell’Isola”, scrive la redazione, aprendo un articolo di politica sui rapporti tra Salvini, la Lega e il presidente sardista della regione Solinas.

Paolo Fadda

Tra i collaboratori figurano i giornalisti Attilio Gatto (ex Rai), Ignazio Cirronis. Enrico Pinna fotografo e documentarista; lo storico e scrittore Liciano Marrocu; Massimo Dadea, medico, politico e opinionista;  Francesca Mulas, giornalista esperta culturale;  Michela Calledda libraia e operatrice culturale che si occupa di promozione della lettura; Marina Spinetti, insegnante di La Maddalena, esperta di politica delle scuole; Lilli Pruna, sociologa e docente universitaria;  Francesca Spiga biologa nutrizionista.

Il blog ospita, come accennato sopra, i commenti di Paolo Fadda, Cagliari, 1930. È stato presidente dell’Ente minerario sardo dal 1969 al 1974, amministratore del Banco di Sardegna (1968-1988) e, dal 1978 al 1986, è stato alla guida di società del gruppo Bastogi operanti nell’Isola. Ha scritto numerosi saggi sui protagonisti della storia economica sarda.

Vittore Bocchetta intellettuale antifascista

Vittore Bocchetta

Una firma caratterizzante del sito è quella di Vittore Bocchetta, sassarese di nascita, classe 1918. insegnante di storia e filosofia e scultore, presidente della FIAP di Verona. Sopravvissuto ai lager nazisti è un alfiere dell’antifascismo e testimone della lotta partigiana. Nel blog sono riportati diversi post, come un libro a puntate delle drammatiche esperienze della guerra e della militanza antifascista nel dopoguerra. 

Avventurosa la sua biografia, riassunta anche nel sito ufficiale dell’ANPI (associazione nazionale dei partigiani). Bocchetta dalla natia Sardegna si era trasferito nel Veronese. Qui ha trascorso la giovinezza e ha affrontato le esperienze che gli avrebbero segnato la vita. Membro del secondo CLN di Verona, il 4 luglio 1944 Bocchetta è arrestato dai fascisti. Rinchiuso prima a Montorio Veronese, poi nel carcere degli “Scalzi” e, infine consegnato ai nazisti, per il giovane antifascista comincia il dramma della deportazione. Dal lager di Bolzano, il 5 settembre 1944 Bocchetta è deportato in Germania. A Flossemberg lo immatricolano col n° 21.631. Poi lo mandano a Hersbruck (sottocampo di Flossenberg). Resiste per la sua forte fibra.

Nel maggio del 1945, durante la “marcia della morte” da Hersbruck verso la Baviera, Bocchetta riesce a fuggire e a rientrare in Italia. Nel 1949 (si è nel frattempo laureato in filosofia a Firenze) decide si andare nelle Americhe. Dapprima in Argentina, dove si mette in luce come ceramista, poi in Venezuela, dove lavora come insegnante di latino e dove si afferma come scultore. Nel 1958, l’ex deportato passa negli Usa. Vi resterà sino al 1972, insegnando (ha conseguito una seconda laurea), letteratura comparata all’Università di Chicago e proseguendo, con grande successo, nella sua attività di artista. Sue opere sono sparse in mezzo mondo, ma qui si ricordano soltanto Cipresso (monumento al 17 luglio 1944 a Verona), il monumento alla Resistenza veronese denominato Dona Chiot e quello di Caprino Veronese Omaggio a Pertini. Da quando è tornato in Italia, Vittore Bocchetta si è impegnato molto per tenere alti i valori della Resistenza.

Giorgio Melis

Il ricordo di Giorgio Melis

Nel sito compare, inoltre, uno spazio dedicato al giornalista Giorgio Melis (1939-2015), uno dei più autorevoli protagonisti dell’informazione in Sardegna, prima all’Unione Sarda e poi alla Nuova Sardegna, passando anche all’ufficio stampa della Regione, direttore editoriale del gruppo Epolis e dell’Altra Voce quotidiano cartaceo e online da lui fondato. A lungo ha condotto trasmissioni televisive a Sardegna1. Nel blog figurano alcuni articoli, tra cui uno di Gian Antonio Stella celebre firma del Corriere della Sera, che ricordano il giornalista e il personaggio, sempre in prima fila nelle battaglie politiche e nella critica ai governanti e ai poteri forti. 

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