Marcello Tuveri, tra storia e giornalismo

Studioso del movimento sardista e pubblicista instancabile

Cagliari ha detto addio ad un altro personaggio della cultura cittadina e regionale che ha lasciato in eredità un grande patrimonio di studi, articoli e una biblioteca personale ricca di rari e preziosi volumi soprattutto sul movimento sardista. Marcello Tuveri è scomparso all’età di 92 anni il 26 aprile scorso. In questo sito sono presenti altri due post che testimoniano la sua figura di giornalista e storico a tutto tondo. Il primo riporta una delle ultime collaborazioni con L’Unione Sarda (uscito il 01.07.2020), nel quale richiama l’attenzione sulla nascita del sardismo all’indomani della Grande Guerra quando in Sardegna il dibattito politico si sviluppò su tre giornali che si dividevano l’interesse dei lettori che cominciavano a simpatizzare e a schierarsi per un movimento su posizioni ancora molto incerte e differenti riguardo l’autonomia dell’Isola e l’appoggio al partito fascista. A seguire un post dedicato al suocero Egidio Pilia che fu tra i fondatori e poi direttore del Popolo Sardo, uno di quei tre quotidiani sardisti citati poc’anzi.

La scorsa estate (2020) per preparare questi due post ci eravamo visti più volte, incontri cordiali come sempre nello studio della sua abitazione circondato da libri e carteggi, per me autentiche lezioni di storia politica della Sardegna. Tuveri ebbe piacere di mostrarmi la sua vastissima biblioteca tra volumi e periodici di ogni genere, con copie rare anche per le biblioteche pubbliche quali la collezione del Popolo Sardo. Ecco la copia del primo numero di presentazione del 10 agosto 1919 che conservava gelosamente.

 

L’articolo mai scritto

A conclusione di quegli incontri, preso dall’entusiasmo di questo nascente sito sulla storiografia del giornalismo in Sardegna, aveva promesso che avrebbe preparato un saggio ad hoc per inquadrare una stagione di grande attivismo e impegno giornalistico. Dopo l’oscuro periodo fascista, la stampa italiana all’indomani della guerra sembrava voler recuperare il tempo perduto avviando tantissime testate e iniziative editoriali che rispecchiavano il dibattito politico, il desiderio di informazione e lo spirito di una ritrovata libertà. La Sardegna non fu da meno, anzi fiorirono i giornali tra il 1946 e il 1949 per affrontare il confronto sull’autonomismo, la democrazia e i grandi problemi economici che affliggevano l’Isola. Dopo la ricostruzione si sarebbe dovuto aprire il periodo dello sviluppo che avrebbe portato al cosiddetto “Piano di Rinascita” (su cui Tuveri – tra l’altro – ha scritto molto).

Tuveri infatti visse da vicino quegli eventi, conobbe tutti i protagonisti, e per questo si era proposto di scrivere un articolo per ricordare i giornali che furono pubblicati in meno di un lustro e nel contempo citare i personaggi tra giornalisti, politici, economisti, intellettuali che furono al centro di quella scena. Non so a che punto fosse quando nello scorso inverno cominciò a sentire il peso dell’anagrafe, pur avendo superato in salute e dinamismo i novanta. Qualcun altro, spero, saprà studiare e approfondire questo periodo del nostro giornalismo, prendendo lo spunto dal lavoro proprio di Tuveri.

La notizia della scomparsa è stata data sull’Unione Sarda, il quotidiano a cui era molto legato e che non mancava mai ogni mattina presto di andare nella vicina edicola ad acquistarlo, il 27 aprile con un bell’articolo di Massimiliano Rais.

 

 

Ma per un suo ricordo più approfondito ci affidiamo soprattutto alla penna di Gianfranco Murtas che, come racconta, gli fu amico per lungo tempo e stretto collaboratore nella “Fondazione Cesare Pintus”, nonché negli ideali repubblicani e massonici. Un articolo di Murtas è apparso sempre sull’Unione nella pagina dei Commenti domenica 9 maggio: ecco il PDF

 

 

Sempre Murtas, infaticabile studioso del quale in questo sito pubblichiamo numerosi link, ha dedicato un’ampia biografia nel sito Giornalia dal titolo:

 Addio a Marcello Tuveri: intellettuale e manager,

 

«Alla bella età di 92 anni – scrive Murtas – conservando una godibile lucidità mentale e una inesauribile fame di conoscenza (e conoscenze) cioè di cultura, di incontro dialettico delle idee, ha lasciato la vita, la famiglia e gli amici, la sua città e il suo mare, Marcello Tuveri. Qualche giorno appena di malessere, un doppio ricovero flash, poi la fine. E per noi che lo abbiamo frequentato e gli siamo stati amici, l’inizio delle riflessioni più misurate sulla sua testimonianza intellettuale, civile e di democratico».

Il ricordo tracciato da Murtas

«Cagliaritano nato nel quartiere della Marina, nella via Baylle per la precisione, s’era maturato al Dettori e laureato giovanissimo in legge. E la giurisprudenza, tanto più quella amministrativa, è stata una disciplina che sempre ha amato e coltivato con studi sempre nuovi. Funzionario dapprima dell’Università di Cagliari e, dai primi anni ’60 – tempi di legge della Rinascita –, del Centro di programmazione della Regione sarda, aveva assunto nel 1972 la direzione generale dell’ARST, la Azienda Regionale Sarda Trasporti.

Iscritto, fin dagli anni universitari, al Partito Sardo d’Azione, collaboratore de Il Solco negli anni fra ’50 e ’60, nel 1968 fu tra i protagonisti della scissione del partito che ritenne ormai eccessivamente condizionato dalla corrente indipendentista ispirata da Antonio Simon Mossa, e partecipò alla costituzione del Movimento Sardista Autonomista confluito nel 1971 nel Partito Repubblicano Italiano (con lui uomini come Armando Corona e Vincenzo Racugno, Nino Ruju e Peppino Puligheddu, ecc.).

Dirigente per lunghi anni del partito dell’Edera, nel 1988 – unitamente a Lello Puddu e Salvatore Ghirra e altri – promosse l’associazione Cesare Pintus di cui anche ricoperse, dopo Ghirra, la presidenza. Fu rotariano del club Cagliari est e per due lunghi decenni attivo massone (logge Nuova Cavour, Hiram e Sardegna), titolare anche di importanti cariche nazionali in seno al GOI.

Alle frequenti partecipazioni come conferenziere in diverse associazioni culturali (fra cui gli Amici del libro) unì la pratica di pubblicista e saggista. Sono almeno cinquanta le testate che hanno goduto della sua collaborazione (in calce è una brevissima rassegna almeno dei maggiori contributi saggistici). Nella saldatura delle fatiche di studio a quelle d’impegno nel range dell’economia aziendale, lo si ricorda membro del collegio sindacale di varie aziende pubbliche e fra i responsabili della CIDA, la confederazione nazionale dei dirigenti d’azienda e alte professionalità.

Negli ultimi tempi si era dedicato anima e corpo alla rivalutazione di uno dei fondatori del Partito Sardo d’Azione, ch’egli giustamente riteneva fra gli intellettuali di maggior rilievo della sua generazione: Egidio Pilia. Di lui aveva pubblicato un bel profilo bio-bibliografico sull’ultimo numero de Il Pensiero Mazziniano e una nota biografica nel cofanetto delle “Opere edite”, a cura di Giuseppe Marci (Cuec, 2013). Neppure era mancata, riferita sempre al Pilia, la sua firma al lavoro condiviso con Ivo Murgia nella serie “Omines e feminas de gabbale”, per Alfa editrice (2008)».

Biografia

Nello studio di casa tra le sue carte. Foto di Carlo Figari, settembre 2021  

 

Marcello Tuveri (Cagliari, 1929 – 2021), laureato presso l’Università di Cagliari, dove è stato anche assistente incaricato di Diritto Costituzionale. Funzionario nella medesima università dal ’53 al ’63, ha quindi lavorato tra il ’63 ed il ’71 come esperto di problemi giuridici e istituzionali al Centro regionale di programmazione. Direttore generale dell’A.R.S.T. dal 1971 sino al 1996. Dirigente sindacale della C.I.S.L., della F.N.D.A.I. e della Confederazione Dirigenti di Azienda. È iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista ed a quello dei Revisori ufficiale dei conti.  Presidente dal 1998 al 2005 dell’associazione culturale “Cesare Pintus”, dedicata al primo sindaco del capoluogo dopo la liberazione, nella quale ricopre ancora in ruolo nel consiglio direttivo: Link dell’associazione

Bibliografia

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Sopra la copertina del volume scritto da Tuveri sull’opera di Egidio Pilia.

Nei sui studi e pubblicazioni Tuveri si è occupato di numerosi temi. In particolare di organizzazione politica e amministrativa della Regione; di storia dell’istituzione della Regione Sarda e del dibattito sull’autonomia; ha svolto analisi e ricerche sul sindacalismo sardo, sullo sviluppo economico dell’Isola e soprattutto sulla politica regionale e il sardismo. Ha collaborato a quotidiani quali L’Unione Sarda, Il Giornale di Sardegna, Il Giornale d’Italia e a molte riviste specialistiche e culturali, tra le quali “Esse come Sardegna”, Almanacco di Cagliari, Sardegna Oggi, Il Solco, Il Bogino, Ichnusa, L’Idea repubblicana, La Voce repubblicana.

In allegato il PDF della corposa  gay incontri savona

 

Fonti:

Massimiliano Rais in L’Unione Sarda (27.04.2021); Gianfranco Murtas in L’Unione Sarda (08.05.2012);  il sito www.giornalia.com alle voci di Gianfranco Murtas; in questo sito i post: http://www.carlofigari.it/popolo-sardo-il-giornale-proto-sardista/ e http://www.carlofigari.it/egidio-pilia-il-giornalista-e-il-sardista/

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