Giuseppe Podda, giornalista “integrale”

Un libro edito da Aipsa a dieci anni dalla scomparsa

A dieci anni dalla scomparsa un libro riassume la figura e l’opera di uno dei protagonisti del giornalismo sardo che ha attraversato oltre mezzo secolo di attività professionale tra quotidiani, riviste, libri, documentari e trasmissioni radiofoniche. “Giuseppe Podda, ritratti di un giornalista integrale” è il titolo del volume pubblicato dalla casa editrice Aipsa che già aveva edito alcuni saggi da lui realizzati tra gli anni Novanta e i primi del Duemila, dedicati alla sua Cagliari e al cinema.

Difficile catalogare Giuseppe Podda (1930-2007) con un solo aggettivo o una categoria: personaggio schivo, dal carattere difficile, quanto dall’animo generoso, integerrimo militante del Partito comunista, instancabile cronista di politica e cronaca regionale per l‘Unità di cui è stato “storico” corrispondente, raffinato critico cinematografico e animatore di cineclub, un vero maestro di giornalismo che ha operato tra le tante difficoltà della stampa di partito. Per raccontare Giuseppe Podda sotto i molteplici aspetti della sua personalità, dell’impegno politico e culturale e dell’attività professionale, è stato necessario raccogliere una serie di autori che lo hanno conosciuto, frequentato e stimato. Nomi di prestigio nel mondo della politica, della cultura e del giornalismo che hanno dato ciascuno un particolare contributo per far conoscere a fondo Podda e per tramandarne la memoria alle nuove generazioni.

La dinamica Aipsa (il link) costituita dai docenti universitari Patrizia Manduchi e Annamaria Baldussi con il collega insegnante delle superiori Giuseppe Mocci) è riuscita in pieno a realizzare questa impegnativa sfida editoriale promuovendo un’opera che va oltre il valore celebrativo e memorialistico, con un omaggio postumo ad una delle firme più note e apprezzate del giornalismo sardo che fu anche uno degli autori di punta della medesima casa editrice. Il volume – costruito in tre grandi capitoli e completato con alcuni scritti di Giuseppe Podda, rappresentativi del suo modo di essere e scrivere, oltre che della sua inesauribile curiosità intellettuale – infatti accoglie numerosi contributi di personaggi che nei campi del giornalismo, della politica, della cultura e del cinema lo hanno conosciuto, hanno lavorato con lui, hanno condiviso idealità e azioni, ne hanno apprezzato le capacità professionali, il profilo etico, morale e umano.

Il docente universitario Gianni Fresu, curatore del vastissimo archivio personale lasciato in eredità da Giuseppe Podda, ha avuto il compito di scrivere il complesso capitolo introduttivo riassumendo il variegato “mondo” in cui si è sviluppata la complessa attività del giornalista ed intellettuale “integrale”, come definito nel sottotitolo del volume. Non è un caso perché Fresu è un profondo studioso di Antonio Gramsci, il pensatore di Ghilarza, fondatore del Pci e dell’Unità che è stato al centro della filosofia di vita e culturale dello stesso Podda.

Nel capitolo politica e società gli interventi del prof. Manlio Brigaglia, giornalista e storico con cui ha condiviso numerose esperienze professionali; l’amico di sempre on. Francesco Cocco, i compagni del Pci cittadino e regionale Salvatore Cherchi, Giorgio Macciotta e Francesco  Macis. 

Per il capitolo dedicato al giornalismo spiccano gli interventi di Gianni Filippini, a lungo direttore dell’Unione Sarda, che ebbe Podda come prestigiosa firma della pagina culturale; Paolo Branca, che lavorò a fianco e poi ereditò la corrispodenza per la Sardegna dell’Unità; Simonetta Fiori collega de La Repubblica e figlia di Peppino, il grande giornalista, scrittore e politico vicino al Pci, nonché biografo di Gramsci; Giancarlo Ghirra e Maria Paola Masala, giornalisti dell’Unione, ma anche amici sin dai primi passi in redazione; il giornalista-editore Aldo Brigaglia e il blogger Vito Biolchini, ed altri ancora.

Ma un aspetto importante dell’attività di Podda fu la sua passione e insuperabile conoscenza del cinema con le recensioni per i giornali e le famose schede per il Centro Universitario Cinematografico (Cuc), la Cineteca sarda, l’Umanitaria, l’Arci e quante altre associazioni culturali operavano col cinema e gli audiovisivo a Cagliari e nell’Isola. Giuseppe ricordava a memorie date, registi, attori, etc. di ogni pellicola e con generosità compilava le schede per il pubblico a tempo di record, lavorando anche a notte fonda. I cicli del Cuc al cinema Ariston negli anni 70/80 vedevano oltre mille spettatori la domenica mattina quando venivano presentati film di ogni genere, accompagnati dalle recensioni ciclostilate di Podda.

Ma al cinema Giuseppe ha dedicato anche alcune monografie pubblicate da Aipsa che rappresentano la storia di diverse epoche di Cagliari, dei suoi locali e dei personaggi che frequentavano l’Eden, il Cine Giardino, l’Olimpia, etc.

Tra i contributi sul cinema una bella intervista postuma dello scrittore Sergio Atzeni, i ricordi del critico dell’Unione Sarda Sergio Naitza e di Alberto Rodriguez che, con Giuseppe, lavorò nei giornali di partito, a Radio Sardegna e poi lo chiamò a collaborare all’Unione quando divenne capo della pagina culturale.

Infine la postfazione di Annamaria Baldussi, docente universitaria ed editrice della Aipsa. Chiudono il volume una antologia ragionata di articoli di Podda.

Gianni Fresu così racconta il mondo di Podda

Gianni Fresu

“Il libro – scrive il curatore dell’opera Gianni Fresu – vuole raccontare i diversi aspetti della sua multiforme personalità, la passione per  il giornalismo, per il cinema, per la politica, per  la sua Cagliari popolare, offrendo al contempo uno spaccato di storia sociale, politica e culturale della società sarda dal dopoguerra all’inizio del nuovo millennio. Un libro che vuole descrivere il suo mondo, ricco, fecondo, oggi testimoniato oltre che da una notevole quantità di suoi scritti dal ricchissimo archivio documentale e fotografico che ha lasciato in eredità. Il mondo di Podda cultore ed esperto di cinema, una delle sue grandi passioni, ha narrato con maestria le vicende, i luoghi, le storie, le personalità, gli ambienti, i miti e i sogni, il rapporto fra il settima arte e la sua città natale, tutto un universo che ha trovato vita in una brillante e doviziosa trilogia. Il mondo di Podda militante politico che con finezza di grande scrittore, con il vigore intellettuale di un convinto comunista, con l’attenzione primaria sempre rivolta ai “dannati della terra”, ha illustrato i mutamenti sociali e politici del “mondo grande complicato e terribile”.

“Il mondo di Podda giornalista tra i più attenti e preparati, che non soltanto per decenni ha animato la pagina sarda de l’Unità e la rivista Rinascita sarda, e generosamente fornito suoi articoli a tante altre testate, ma soprattutto ha insegnato il mestiere a più generazioni. In questo mettendo in pratica gli insegnamenti di Gramsci sul giornalismo: la necessità di formare giornalisti «tecnicamente preparati a comprendere la vita organica di una grande città, impostando in questo quadro. ogni singolo problema mano mano che diventa di attualità». Giornalisti capaci di porre a sintesi gli aspetti più generali e costanti nella vita di una città, sfrondandoli dagli elementi episodici dell’attualità, che pure devono sempre essere al centro dell’attività giornalistica, il «giornalismo integrale» che assume una funzione pedagogica favorendo l’elevazione culturale dei lettori creando nuove esigenze intellettuali e di impegno sociale”.

 

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Il libro 

Giuseppe Podda, ritratti di un giornalista integrale”, AA VV; a cura di Gianni Fresu; Aipsa Edizioni, Cagliari, 2017; pag 260. (Il link del volume)

L’Indice

Introduzione: Francesco Berria, Salvatore Corona Saluti: Antonello Cabras

Il mondo di Giuseppe Podda Gianni Fresu

Capitolo I

POLITICA E SOCIETÀ.

Manlio Brigaglia Un cuore tenero e una moralità di rocciaSalvatore Cherchi Il compagno comunistaFrancesco Cocco Non ci si serve del partito, lo si serveGiorgio Macciotta Due macchine fotografiche, un blocco per appunti. Francesco Macis Da strillone a direttore.

Capitolo II

GIORNALISMO.

Vito Biolchini «Podda… sono Podda». Paolo Branca Il maestro e i giovaniAldo Brigaglia Cappuccino e altre passioniGianni Filippini Studioso e interprete della “sua” Cagliari. Simonetta Fiori Una figura senza tempo. Giancarlo Ghirra Nel partito, sulla frontiera del giornalismoGianfranco Macciotta L’intelligenza e la passioneMaria Paola Masala Cominciò con “un dito nell’occhio”Giorgio Frasca Polara Formatore di una nuova generazione di giornalisti. Antonio Zollo Con quella faccia da pugile buono.

Capitolo III

CINEMA E CULTURA.

Sergio Atzeni intervista Giuseppe Podda;  Lia Careddu Ta la stima. Paola De Gioannis Il cinema della memoria. Carmen Giordano Le parole di GiuseppeSergio Naitza Il cinema come una finestra sulla vita. Alberto Rodriguez Lo schermo dei ribelli.

Postfazione Annamaria Baldussi (per Aipsa Edizioni) Il diario immaginario di un decennio tutto d’un fiato.

Capitolo IV

Articoli di Giuseppe PoddaRitratti fotografici.

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Il curatore Gianni Fresu 

Dottore di ricerca in Filosofia alla Università di Urbino, professore di Filosofia politica alla Universidade Federal de Uberlandia (MG/Brasil). Esperto di studi gramsciani, autore di numerosi saggi storici.  

Gestisce un sito di approfondimenti e blog: Giannifresu.it

In allegato il link di  biografia e bibliografia

 

 

 

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