Paolo Fadda, tra politica e giornalismo

Intervista su TCS all'ultranovantenne editorialista cagliaritano

Superato lucidamente e brillantemente il traguardo dei novant’anni Paolo Fadda è ancora un protagonista del panorama giornalistico sardo con i suoi puntuali editoriali sull‘Unione Sarda di cui di sicuro è il più longevo collaboratore. Non per caso avrebbe voluto fare il giornalista di professione quando si affacciò al mondo della stampa, e in particolare di quella cattolica, politica (dell’area della Dc sarda) e del quotidiano cagliaritano, sin dagli anni Cinquanta. Una passione che nonostante la vita lo abbia condotto su diverse strade, non ha mai abbandonato, anzi con gli anni e con l’età avanzata ha avuto più tempo e occasione da dedicare allo studio e alla scrittura. Oggi continua in questa sua attività di storico, saggista e commentatore politico sulla Prima pagina dell’Unione, dove è rimasto tra i pochi acuti e profondi osservatori della realtà economica e sociale dell’Isola che ha seguito dal di dentro sin dagli anni della Rinascita (50/60 e 70) con diversi ruoli. Difficile classificare Paolo Fadda, cagliaritano doc di antica famiglia, dentro una casella definita perché la sua cultura e il suo impegno nella vita professionale lo hanno portato a spaziare in numerosi settori, seppure legati dal medesimo denominatore comune dell’economia della Sardegna.

 

Mario Cabasino nell’intervista per TCS a Paolo Fadda

 

In questo sito, dedicato alla storia del giornalismo in Sardegna, Fadda già trova ampio spazio in diversi titoli (si vedano i post sul giornale del Rotary Club o sulla biografia di Fabio Maria Crivelli), ma qui vogliamo riportare la sua preziosa testimonianza ripresa nella fortunata serie di ritratti realizzati per Telecostasmeralda da Mario Cabasino. 

 

Ritratti di Sardegna in onda su TCS

“Ritratti di Sardegna” è il nuovo programma di intrattenimento di taglio politico socio economico, interviste di diversi personaggi del mondo politico, imprenditoriale e culturale dell’Isola. Il format si prefigge di mettere in luce temi di coesione, sviluppo economico, innovazione e ricerca per affermare l’identità sarda come forte peculiarità. Nello scorcio dell’estate 2022 va in onda di martedì alle 21 sull’emittente TCS (Telecostasmeralda Tv) del gruppo L’Unione Sarda/Videolina. Dopo l’altro ultranovantenne Gianni Filippini (si veda il post seguente) non poteva mancare Paolo Fadda, intervistato nella bella e storica casa (palazzo Zedda Piras) di viale Regina Margherita che si affaccia sul porto e la via Roma. Nel corso della chiacchierata di quasi mezzora appaiono le immagini di un uomo brillante e instancabile nel raccontare settant’anni di biografia e di storia della Sardegna, tra aneddoti, ricordi, citazioni… sequenze in cui ogni tanto vengono inquadrate le copertine dei suoi numerosi saggi.

 

 

Scorrono appunto i ricordi della sua giovinezza (nato a Cagliari nel 1930) e appena quindicenne l’ingresso in politica nella Democrazia Cristiana nella quale, negli anni Cinquanta, si avvicinò al gruppo cosiddetto dei “giovani turchi” che si opponeva alla vecchia e più tradizionalista dirigenza per dar vita a una classe politica aperta, vivace, combattiva e ambiziosa, da cui verranno fuori gran parte dei leader sardi che a lungo saranno protagonisti del dibattito politico e della guida della regione sarda.

I ricordi della vecchia Dc

Alla fine degli anni 50 – ricorda Fadda – si cominciò a parlare del “Piano di rinascita” che aveva come scopo principale di far uscire l’Isola dalla sua secolare arretratezza per entrare nella modernità dell’Italia che correva verso il boom economico. “Ci siano riusciti?” si domanda Fadda. “Non lo so, ma ritengo di sì in gran parte, perché l’industria e soprattutto la grande industria della chimica erano l’unica strada che si riuscì a vedere per portare i capitali della finanza nazionale nell’Isola. Poi andò a finire come sappiamo, anche per fattori che non dipendevano da noi ma internazionali come la crisi petrolifera determinata dalle conseguenze della guerra del Kippur (Israele 1973). Ma di certo in Sardegna cominciarono i cambiamenti epocali”. Stava nascendo l’industria del turismo e il terziario col commercio e le attività collaterali portarono nell’Isola un benessere mai visto e neppure immaginato nel passato. Con tutti i limiti e le pecche che si possono attribuire ai politici di allora, Fadda sottolinea la validità e la preparazione di quei personaggi che oggi non si possono neppure confrontare con le nuove generazioni di amministratori pubblici, bersaglio costante delle critiche nei suoi editoriali. “Occorre cultura, senso dello stato e delle istituzioni, idee per saper programmare piani economici che possano incidere nella realtà imprenditoriale e nella vita dell’Isola”, ribadisce lo scrittore che alle spalle ha diversi studi su quelle classi dirigenti che sin dall’Ottocento seppero avviare progetti ambiziosi e visionari con risultati straordinari. Oggi sono pochissimi quegli imprenditori sardi capaci di muoversi guardando oltre il mare (cita tra gli altri i Pinna di Thiesi o gli Argiolas di Serdiana). Ma il vero problema mai risolto per l’economia regionale – non si stanca di ripetere – è legato alla finanza, che nell’Isola in passato ha avuto sviluppi importanti grazie alle banche sarde, al Cis (Credito industriale sardo) e ad alcuni illuminati finanzieri e gruppi finanziari che hanno provato ad attivare movimenti virtuosi poi conclusi senza lasciare ulteriori sviluppi  (vedi gruppo Bastogi nel quale Fadda – dice – ebbe un ruolo dirigenziale per gli investimenti nell’Isola).

 

 

Tra i tanti ricordi su cui si sofferma nell’intervista, spicca la sua amicizia con Francesco Cossiga, tra aneddoti e fatti storici che ebbero protagonista il presidente sassarese, e con altri democristiani doc che cita con rispetto e persino con una non nascosta nostalgia per quegli uomini preparati e profondamente radicati nel territorio.  Mario Cabasino incalza l’interlocutore con domande e curiosità, ma Fadda non si risparmia lasciando una testimonianza importante per chi è interessato a conoscere a fondo la nostra storia e anche la storia del giornalismo sardo che lui ha conosciuto dal di dentro. “Se devo fare un nome il mio ricordo va senza dubbio al grande direttore dell’Unione Sarda Fabio Maria Crivelli che mi chiamò a collaborare al giornale e col quale ho avuto sempre un magnifico rapporto”…

Il link dell’intervista.

 

Qui riassumiamo in breve la sua biografia e gran parte della bibliografia riguardante i saggi. Per articoli ed editoriali occorre sfogliare le raccolte dell’Unione e più di recente la sua pagina su Facebook in cui riporta puntualmente gli editoriali pubblicati negli ultimi anni (si veda il link del suo profilo FB).

La bibliografia: i suoi libri

Dunque, Paolo Fadda è giornalista e saggista. In passato è stato imprenditore, dirigente di istituti di credito e finanziari pubblici e privati, politico militante. Da oltre mezzo secolo è uno dei più attenti osservatori e narratori delle realtà socio-economiche della città e della Sardegna, rievocando la nascita della Cagliari dei borghesi, fino ai giorni d’oggi. Su questi argomenti, come sulla formazione d’una classe imprenditoriale locale, e sui cambiamenti sociali ed urbanistici del capoluogo, ha scritto diversi saggi e numerosi articoli apparsi sui più importanti quotidiani e periodici dell’Isola.

In particolare sono stati pubblicati, i volumi che hanno raccontato fatti e gente della città (Sa Cittadi avolotara, borghesi, majolus poeti e palazzinari nella Cagliari di fine Ottocento, 1991), ed ancora le vicende storiche della Confindustria (nel 1995), della Camera di commercio di Cagliari (1997) e del sindacato operaio della Cisl (nel 2000). È stato anche autore dei volumi dedicati alla storia della Fiera Campionaria cagliaritana (nel 1998), del Porto (nel 2002) e dell’Aeroporto (nel 2003) della città.

Editi da Carlo Delfino di Sassari importanti volumi sui grandi imprenditori sardi tra Otto e Novecento:  “L’uomo di Montevecchio – La vita pubblica e privata di Giovanni Antonio Sanna”, (2014); Il Cavaliere di Nasco – La biografia di Francesco Zedda-Piras, (2012); “I Fratelli Pinna. Una storia di successi”, (2016); “L’amico di uomini potenti. Il racconto di mezzo secolo di storia sarda (e non solo) attraverso i suoi protagonisti”, (2016).

 

Fonti:

Programma di Telecostasmeralda, registrazione video da Youtube e Facebook di Paolo Fadda, giugno 2022

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