Il 6 settembre 1975, 45 anni fa, ha iniziato le trasmissioni Videolina, la prima televisione privata della Sardegna, per iniziativa di Nicola Grauso e Michele Rossetti. L’annuncio venne dato dai quotidiani sardi domenica 7 settembre (nel riquadro la notizia apparsa su Tuttoquotidiano). Ecco il breve ricordo che ne ha fatto Patrizio Mulas, che fu testimone e protagonista di quell’evento, così come lo ha riportato sul suo profilo di Facebook, nel quale pubblica alcune rare foto di quello storico momento per l’informazione locale e della Sardegna.
Il ricordo di 45 anni fa
«Io ho avuto il piacere di essere il primo direttore dell’emittente che, dall’allora sede di vico Duomo 1 (oggi via del Fossario), irradiava il segnale con questo monoscopio e dalle 21.30 ha iniziato a mandare in onda le trasmissioni video».
Mulas ricorda che l’inizio del TGS, telegiornale sardo di Videolina, risale al 3 luglio 1976. Da quel giorno si cominciarono a trasmettere notiziari ogni giorno, in diversi orari, con l’informazione locale e anche qualche notizia nazionale.
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«Dal mese di settembre 1975 abbiamo, tra l’altro, iniziato le riprese del Consiglio Comunale di Cagliari in differita, compresa l’elezione del sindaco Salvatore Ferrara. Poi, gradualmente, vari programmi giornalistici e di intrattenimento. Nel giugno 1976 andò in onda il primo “non stop elettorale”, che ho condotto insieme a Sandro Angioni.
La sala di regia agli inizi era il regno di Michele Rossetti , Carlo Sanna era l’addetto alla prima telecamera “Shibaden”, oggi un pezzo da museo. Con me cominciarono a lavorare in redazione oltre Sandro Angioni, Gianluigi Degortes, che ha fatto una brillante carriera alla Rai, ed al compianto Sergio Licheri, che curava la trasmissione ” Il medico di Radiolina”».
Chi è Patrizio Mulas
Cagliaritano, classe 1948, medico e giornalista. La passione per il giornalismo l’ha sempre avuta, sin da giovanissimo, insieme all’amore per lo sport. La sua attività giornalistica, come collaboratore di quotidiani locali e nazionali, inizia proprio con le cronache sportive, in particolare l’atletica leggera e il calcio, che comunque non gli impedivano di fare anche il cronometrista. Con l’avvento delle tv locali la passione si allarga alle Tv e alla radio. Diventa pubblicista nel 1973 e partecipa anche all’avventura di Tuttoquotidiano come esperto di atletica, alla quale il giornale dà ampio spazio. Come ricorda in questo post, nel 1975 è il primo direttore di Videolina, realizza telegiornali, trasmissioni sportive e politiche. Nel 1976, dà il via come direttore responsabile, al TGS dell’emittente cagliaritana. Collabora e contribuisce alla realizzazione di numerosi periodici sportivi (ricordiamo la breve quanto vivace esperienza del settimanale “Lo sport sardo”, diretto da Carmelo Alfonso alla fine degli anni Settanta) e successivamente di giornali specialistici di medicina. Insieme alla passione per il giornalismo cresce il suo interesse per la medicina che lo porterà alla laurea nel 1976 e quindi ad una lunga carriera di specialista in dermatologia sino a diventare responsabile della Clinica di dermatologia oncologica dell’ospedale Businco. Ha svolto anche l’attività di medico sportivo.
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Presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici della Sardegna dal 1982 al 1993, ha ideato ed è stato direttore responsabile de il “Bollettino dell’Ordine dei medici” di Cagliari (e poi anche di “Sardegna Medica”) (1982-93) e coordinatore per la Sardegna del “Medico d’Italia”. È stato corrispondente del “Corriere Medico” quotidiano del Corriere della sera per i medici.
All’interno della categoria giornalistica ha ricoperto numerosi incarichi regionali e nazionali nell’Ordine e nell’Ussi, tra cui quello di Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti dal 1986 ed è stato presidente della Commissione Culturale del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (1998-2001 e 2007-2010).