La Brigata Sassari si rafforza

Nel nuovo modello di Difesa

La Brigata Sassari festeggia il 4 novembre, celebrazione dell’Unità e delle Forze Armate, con qualche giorno in anticipo. Da oggi, infatti, conta un reggimento in più che ha preso sede nella caserma “Mereu” a San Bartolomeo. Si tratta del reggimento “logistico Sassari” costituito dal disciolto battaglione “Cremona” di cui assume la gloriosa bandiera di guerra. Non è un atto da poco, perché arriva in un momento delicato della ristrutturazione dell’Esercito sul nuovo modello di Difesa avviato dal Ministero e dai vertici delle Forze Armate per rispondere alle esigenze imposte dagli impegni internazionali sui vari teatri operativi. I pesanti tagli ai bilanci della Difesa, con la drastica riduzione di uomini e mezzi, ma soprattutto le necessità dell’impiego in missioni di pace all’estero lontano dall’Italia, hanno portato a ridefinire l’organizzazione dell’Esercito, della Marina (sempre più coinvolta) e dell’Aeronautica. Servono meno uomini, ma più specialisti, dotati di armi sofisticate e mezzi moderni per muoversi rapidamente su più fronti, in missioni di aiuto alla popolazione civile e per contrastare il terrorismo. Si chiamano di pace, ma in realtà si svolgono in regioni dove si combattono sanguinose guerre con attentanti e attacchi kamikaze quotidiani. 

In questo scenario lo Stato Maggiore dell’Esercito ha studiato un modello che si basa su brigate leggere e medie (la “Sassari” rientra tra queste ultime), in grado di agire con prontezza e sicurezza. 

Scongiurata l’ipotesi, che ogni tanto circolava, riguardo alla possibilità di essere cancellata come Brigata e i suoi reggimenti inglobati in altri corpi, la “Sassari” fa un altro importante passo avanti verso il completamento dell’organico. Il “logistico” si aggiunge ai quattro reggimenti esistenti (il 151mo a Cagliari, il 152mo a Sassari, il 3° bersaglieri a Teulada e il 5° genio di Macomer). A dire il vero sono trascorsi otto anni da quando si era cominciato a parlarne, ma alla fine si è arrivati al traguardo. Manca ancora un reggimento di cavalleria leggera con i blindati che servono di supporto ai fanti, ma anche di questo se ne parla da tempo e, se si puntasse veramente sulla “Sassari” come Brigata d’eccellenza, si dovrà agire in questo senso. 

I militari sardi nello scorso anno sono stati impegnati su tre fronti diversi: in Iraq, Afghanistan e Libia. Nel 2020 andranno in Libano potendo contare sul nuovo reggimento, sempre che riusciranno a dotarlo di uomini e mezzi in tempo. 

 

Fonti:

L’Unione Sarda, 01.11.2019

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