Il giorno del Ricordo

La memoria ritrovata delle vittime delle foibe
L'Unione Sarda - 12.02.2010

In queste pagine l’appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del Giorno del Ricordo affinché non siano dimenticate le vittime delle foibe.

Oltre la tragedia di chi morì ucciso barbaramente nelle foibe e dei familiari che a lungo non seppero niente sulla sorte dei loro congiunti, si ricorda anche l’esodo dei 350 mila italiani che tra il 1946 e il 1948 furono costretti a lasciare le case in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, territori passati nel frattempo alla ex Jugoslavia e ora in gran parte croati. Arrivarono in Italia con le sole valigie e finirono nei campi profughi. In Sardegna a Fertilia. Un altro dramma che il governo di allora non fu in grado di gestire come avrebbe dovuto.

Nella pagine dell’Unione che qui riportiamo emergono le testimonianze del medico Gianni Pisano e di altri profughi istriani e giuliani, tra i quali Marisa Brugna, che ha scritto un commovente libro sulla sua personale esperienza che fu simile a quella di migliaia di esuli.

 

 

 

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