L’Albo d’Oro sul web

Il progetto dello storico Guido Rombi
Testo aggiornato a gennaio 2021

Il portale si chiamava grandeguerrasardegna.it.  Con un clic su questo link si entrava nel sito realizzato dallo storico di Tempio Guido Rombi, già pronto nella sua completezza di oltre 15 mila nomi, 1600 in più di quelli presenti nell’Albo d’Oro cartaceo custoditi dalle istituzioni militari e pubbliche in poche copie. Sino a ottobre 2020 si poteva visualizzare solo una schermata dimostrativa in attesa della pubblicazione dell’intero contenuto del portale. Si trattava di un progetto che oggi è diventato realtà grazie all’acquisizione dell’idea e alla realizzazione su carta e online da parte del Gruppo L’Unione Sarda.

 

 

Schermata dimostrativa del sito

Oltre 15 anni di ricerche e di studio, poi la fase di digitalizzazione. Presentato durante un convegno all’università di Sassari nel 2015 (vedi la locandina qui allegata), è stato pubblicizzato in diverse occasioni nel corso dei quattro anni delle celebrazioni per il Centenario della Vittoria. Sul progetto sono usciti numerosi articoli, in gran parte sull‘Unione Sarda, che sono raccolti nella “rassegna stampa” del medesimo portale.

Guido Rombi

Nonostante le assicurazioni pubbliche di assessori e amministratori (le loro parole sono riportate negli articoli citati nella rassegna stampa), che avrebbero dovuto e potuto promuovere il progetto per renderlo immediatamente fruibile, niente in concreto è stato fatto da parte loro. Solo parole spendibili in tempo di elezioni, oppure per far sentire la partecipazione (solo formale in questi casi) della Regione alle numerose manifestazioni organizzate nell’ambito del Centenario..

Il progetto diventa realtà

Oggi (gennaio 2021)  il progetto è una realtà. Il sito grandeguerrasardegna.it è stato bloccato per essere sostituito dal sito Eroi e Caduti Sardi 1915-1918.  

Per un approfondimento si veda la descrizione aggiornata dello stesso autore nel seguente link: L’ Albo d’oro

Come spiega lo stesso autore Guido Rombi:

“A supplire ad una simile grave mancanza delle Istituzione sarde, è sopraggiunta – con straordinario merito e lungimiranza – l’Unione Sarda (il più antico quotidiano sardo, prezioso custode e testimone delle radici, dell’identità e storia del popolo sardo, e quindi per molti aspetti Istituzione culturale anche più prestigiosa delle altre sopraccitate). Non più con una nuova pagina “Cultura”, ma acquisendo in proprio il Progetto e il Lavoro illustrato: nello specifico la digitalizzazione su foglio excel, articolato in ben 29 campi, di circa 15.500 nomi di caduti sardi nella Grande guerra, svolto con l’ambizione di costituire il più completo corpo documentale e la più articolata “ossatura” elettronica di una banca dati dei caduti nella grande guerra in Italia. Altresì l’Unione Sarda ha acquisito il dominio grandeguerrasardegna.it . 

 

 

Sicché, a partire dal 15 novembre 2020, l’Unione Sarda ha avviato un incredibile piano editoriale (che terminerà nell’aprile 2021) fondato sulla pubblicazione dei nominativi sul quotidiano e, contestualmente, sul caricamento delle più complete schede biografiche nell’apposito splendido suo database Eroi e Caduti Sardi 1915-1918.

Tutti i sardi, dunque, potranno accedervi per conoscere notizie sui loro familiari morti in guerra e allo stesso modo potranno fornire al sito nuove informazioni e immagini per arricchire la documentazione.

Solo alcune regioni del Nord Italia hanno disponibile un Albo d’Oro sul web e un lavoro simile è stato realizzato nel Veneto dallo storico sardo colonnello Lorenzo Cadeddu che sulla Grande Guerra e la Brigata Sassari ha pubblicato decine di studi e volumi (vedi le collane dell’ Editore Gaspari di Udine).

Il suo sito si chiama www.archiviomemoriagrandeguerra.it

Il col. Lorenzo Cadeddu

Un cappellano sul campo di battaglia

Il nuovo database: un patrimonio di enorme valore

Ma il database di Rombi – esclusivamente focalizzato sui caduti sardi – si configura nella sua originalità e novità proprio per le possibilità di essere interattivo, di poter essere messo a disposizioni dei singoli comuni presso gli uffici anagrafe per le ricerche dei propri concittadini, delle biblioteche universitarie e pubbliche. Oltre, ovviamente, alla possibilità di ciascun utente di accedervi personalmente.

Nel sito di Rombi si trovano riferimenti e link su tutti gli Albi d’Oro disponibili in Italia, recensioni stampa e notizie utili per fare ricerche mirate sull’argomento.

Insomma, un patrimonio di enorme valore storico, documentale e culturale in attesa solo di essere aperto nella sua completezza sul web e/o di essere promosso da un ente, un’associazione o un gruppo editoriale importante che sappiano valorizzare in più modi l’opera di un singolo ricercatore e il lavoro tecnico di un esperto informatico.

In allegato il dettaglio del Progetto

Nel file allegato nel riquadro “ARTICOLI” riportiamo in dettaglio in Pdf i  contenuti del Progetto così come sono stati illustrati durante i convegni dallo stesso Rombi e presentati alle autorità e amministrazione pubbliche.

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Chi è Guido Rombi

Nato a Tempio dove risiede e, dal 1992, presta servizio come bibliotecario – socio di Cooperativa di servizi bibliotecari – presso la Biblioteca Comunale. Laurea in Scienze politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autore di numerosi libri e saggi. Nel 1995 ha pubblicato il suo primo libro “La cultura cattolica e la Dc in Sardegna. Dalla caduta del fascismo al 18 aprile 1948” edito dall’Associazione Culturale De Gasperi di Sassari. Nel 1997 ha superato a Roma l’esame nazionale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in Storia sociale e religiosa. Nel 2000 pubblica “Chiesa e società a Sassari dal 1931 al 1961. L’episcopato di Arcangelo MazzottI”.

Nel 2002 il terzo libro su una figura di un religioso molto importante (Don Enea Selis, un protagonista sardo del ’900”) che fu amico dei maggiori uomini politici sassaresi della Democrazia Cristiana e non solo tra gli anni ’50 e 60’.

Rombi ha poi insegnato Storia della Chiesa nell’età moderna e contemporanea presso l’Istituto Euromediterraneo della Diocesi di Tempio. Nel 2006 pubblica “Gli anni difficili 1944-1949. La provincia di Sassari nelle relazioni dei prefetti”, edito da Carlo Delfino. Dai primi anni Duemila si è dedicato alla realizzazione dell’Albo d’Oro dei caduti sardi.

Una biografia aggiornata a gennaio 2021 e i dettagli dell’intero progetto nel link  Guido Rombi storico e bibliotecario 

 

 

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